Assanti trasalì per l'imminenza di un nuovo e sconosciuto pericolo; il cuore gli batteva forte. - Chi ci avrebbe detto che il miracolo di cui vi parlavo sarebbe stato così vicino! - disse la Dal Colle con uno strano sorriso. Ei le afferrò la mano ed ella non la ritirò.
In quel momento un riflesso rossastro si disegnò come una apparizione infernale di faccia alla porta, sulla parete nera della stalla. Il giovane, dimentico del pericolo passato per quello più grande che li minacciava, corse alla finestra, e la spalancò; le fiamme che bruciavano la carrozza e l'uscio della stalla illuminarono vivamente il fienile. - Cosa fanno adesso? - domandò la donna stringendosi a lui con mano tremante. - Bruciano la casa! - rispose Assanti con voce sorda. - Voi mi avete promesso che morremo insieme! - diss'ella dopo un minuto di silenzio.
Presso la finestra le travi del solaio cominciavano a scoppiettare, e le fiamme mostravano attraverso le assi le loro lingue azzurrognole che lambivano le pareti; il fumo annebbiava la stanzuccia e li soffocava. La donna guardava Assanti con occhi singolari.
- Vi siete perduto per me! - mormorò finalmente, con un accento di cui egli non avrebbe supposto capace quella donna leggiera.
- Vi amo! - egli rispose.
Allora in mezzo al fumo che li accecava, dinanzi alle fiamme che allungavano verso di loro lingue sitibonde, sotto una pioggia di faville infuocate, fra gli urli dei banditi che danzavano e sghignazzavano attorno a quell'orribile rogo, ella gli avvinse le braccia al collo, e posò la guancia sulla guancia di lui.
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Dal Colle Assanti Assanti
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