Solo La mamma si rammaricava di vederlo così pallido e sparuto, e non sapeva che pensare. Lo seppe più tardi da don Venerando, che stava di casa lì vicino, e aveva pure della terra al Camemi, al limite del maggese dello zio Cheli.
- Non dire il motivo per cui lo zio Vito ti ha mandato via! - suggeriva la mamma al ragazzo - se no, nessuno ti piglia per garzone -. E Santo aggiungeva pure:
- Non dir nulla che hai la terzana, se no nessuno ti vuole, sapendo che sei malato -.
Però don Venerando lo prese per la sua mandra di Santa Margherita, dove il curatolo lo rubava a man salva; e gli faceva più danno delle pecore nel seminato. - Ti darò io le medicine; così non avrai il pretesto di metterti a dormire, e di lasciarmi scorazzare le pecore dove vogliono -. Don Venerando aveva preso a benvolere tutta la famiglia per amor della Lucia, che la vedeva dal terrazzino quando pigliava il fresco al dopopranzo. - Se volete darmi anche la ragazza gli dò sei tarì al mese -. E diceva pure che Carmenio avrebbe potuto andarsene colla madre a Santa Margherita, perché la vecchia perdeva terreno di giorno in giorno, e almeno alla mandra non le sarebbero mancate le ova, il latte e il brodo di carne di pecora, quando ne moriva qualcuna. La Rossa si spogliò del meglio e del buono per metterle insieme un fagottino di roba bianca. Ora veniva il tempo della semina, loro non potevano andare e venire tutti i giorni da Licciardo, e la scarsezza d'ogni cosa arrivava coll'inverno. Lucia stavolta diceva davvero che voleva andarsene a servire in casa di don Venerando.
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