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      Se tuo padre sapesse!... -
      Per tutta risposta la ragazza alzò la fronte e le fissò in faccia gli occhi azzurri.
      - Mamma, io non voglio morire come gli altri! -
      Il maggio fioriva, ma la fanciulla s'era mutata in viso, ed era divenuta inquieta sotto gli occhi ansiosi della madre. I vicini le cantavano: - Badi alla sua ragazza, sora Arlìa -. Il marito istesso, colla cera lunga, un giorno l'aveva presa a quattr'occhi nella botteguccia nera, per ripeterle:
      - Bada a tua figlia, intendi? Che almeno il sangue nostro sia onorato! -
      La poveretta non osava interrogare la figliuola al vederla tanto stralunata. Le fissava soltanto addosso certi occhi che passavano il cuore. Una sera, dinanzi alla finestra aperta, mentre dalla strada saliva la canzone di primavera, la ragazza le mise il viso in seno, e confessò ogni cosa piangendo a calde lagrime.
      La povera madre cadde su una seggiola, come se le avessero stroncato le gambe. E tornava a balbettare, colle labbra smorte: - Ah! Ora come faremo? -. Le pareva di vedere Manica nell'impeto del vino, col cuore indurito dalle disgrazie. Ma il peggio erano gli occhi con i quali la ragazza rispondeva:
      - Vedete questa finestra, mamma?... la vedete com'è alta?... -
      Il giovane, un galantuomo, aveva mandato dallo zio prete a tastare il terreno per sapere che pesci pigliare. - Don Calogero s'era fatto prete apposta onde non sentir parlare dei guai del mondo. Il Manica si sapeva che non era ricco. L'altro capì l'antifona e fece sentire che gli dispiaceva tanto di non esser ricco lui per fare a meno della dote.


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Tutte le novelle
di Giovanni Verga
pagine 993

   





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