.. a bordo. Mentre io... povera donna... Mi è riuscito di intenerire il cameriere... con un po' di buona volontà... È una vergogna! In tanti anni che ho l'onore di appartenere alla marina di Sua Maestà... per via di mio marito, non sono arrivata a farmi il piede marino, come dite voialtri; e se non voglio morir di fame bisogna prendere delle precauzioni. Volete prenderne anche voi? Lì, in quel sacchetto, c'è della menta di VanPol eccellente. Fumate pure, sapete che la sigaretta non mi dà noia. Non ci conosciamo da oggi, mi pare! Anzi, se volete darmene una anche a me... -
Mentre allungava il musetto color di rosa per accenderla, quasi volesse baciarmi, mi parve di vedere un altro punto luminoso nei suoi occhi, un balenìo che diceva: - Traditore! - Ma si tirò subito indietro, per farmi un po' di posto nel seggiolino pieghevole al quale aveva appoggiato i piedi, avvolgendosi nel suo mantellone da viaggio.
Invece, come attratto, mi accostai a lei, guardandola dal basso, col sorriso sincero di quei momenti, dicendole colla voce un po' roca:
- Sapete che mi hanno dato la cabina accanto alla vostra?
- Tanto meglio.
- Per voi forse... Ma per un povero diavolo...
- Ah, la tentazione? Beveteci sopra un bicchier d'acqua. Del resto vi prometto che passerò la notte sopra coperta. Laggiù si soffoca... Il faro di Napoli! - interruppe a un tratto, additando un punto luminoso in fondo.
Sembrava un occhio che ci spiasse dall'orizzonte buio, ora tremulo, come velato di lacrime, ora raggiante all'improvviso.
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Sua Maestà VanPol Napoli
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