Pagina (740/993)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      A chi le date? Un servizio come questo! -
      Casalengo aspettava dietro la finestra, colle tendine calate, il cuore in sussulto, innamorato sino ai capelli, dopo tanto tempo che non si erano più visti... o quasi. Essa entrò senza esitare, pallidissima, premendosi il petto anche lei. Ritirò la mano che egli le aveva presa, e cavò dal manicotto una boccettina che fiutò a lungo, senza rispondergli, senza muovere un passo, guardandosi intorno cogli occhi lucenti: degli occhi in cui erano tante cose, all'infuori dello smarrimento e dell'abbandono che aspettava lui. Però, in quel momento Alvise vide soltanto lei, bella, bianca, bionda, odorosa, sola con lui. E la ringraziava colla voce tremante, col cuore traboccante di riconoscenza e d'ardore, col viso acceso, colle mani tremanti. Accarezzava il manicotto e i guanti di lei; le faceva dolce violenza per attirarla vicino a lui, sul canapè a grandi fiori gialli e rossi: - Cara Ginevra... Bella e buona tanto!... Finalmente!... Povera bimba... come le batte il cuore!... Qui, qui sul mio!...
      - Ditemi, - rispose invece lei, sempre colla boccetta sotto il naso. - Non potreste aprire quella finestra?
      - Ah! - esclamò Casalengo, lasciandosi cadere le braccia. - Ah! -
      Ella si pentì subito d'essersi lasciata sfuggire quelle parole che erano state una fitta al cuore del povero innamorato, e sedette rassegnata, scusandosi col dire:
      - Ma si soffoca qui!...
      - Perdonatemi... C'è un mondo di gente alla finestra dirimpetto... Non ho potuto trovare di meglio.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Tutte le novelle
di Giovanni Verga
pagine 993

   





Alvise Ginevra Casalengo