- Fra Giuseppe Maria capì il latino. - A fare il santo per conto tuo, eh? E tirar l'acqua al tuo mulino? - Vito Scardo non capiva neppure. - L'acqua? - Il santo? - Il mulino? - E le 20 onze del patrimonio, per pigliar messa? le 20 onze le hai? - aggiunse il guardiano per tagliar corto. - Ah, le 20 onze?... -
Come abbia fatto a procurarsele, quel diavolo di Vito Scardo, lo sa Dio e lui. O che siano stati frutti di stola, come dicevano le male lingue, denari rubati allo stesso San Francesco, messi da parte sulla cerca, in barba a lui; o che la vedova Brogna abbia fatto anche questa, e si sia lasciato toccare il cuore; o sia stata infine carità fiorita di qualche altra benefattrice, che tirava anime a salvamento - la Scaricalasino vendé allora un pezzo di terra, suo di lei. - Il fatto è che all'impensata saltò fuori il padre di Vito Scardo, Malannata, uno che il soprannome stesso diceva chi fosse, povero e pezzente che avrebbe cavato la pelle piuttosto al suo figliuolo per rattoppare la sua, e mise fuori i denari del patrimonio. - Qui, ecco le 20 onze! - Il guardiano, che cercava pretesti ancora, voleva sapere donde venivano e donde non venivano. Ma Vito Scardo che piangeva di tenerezza e di gratitudine, abbracciando gnor padre e baciandogli le mani, abbrancò il suo gruzzolo e minacciò di piantar su due piedi baracca e burattini.
- Allora, benedicite! Allora vi lascio la tonaca e me ne vo, giacché non volete salvarmi l'anima neppure col fatto mio! - Questo diavolo ci darà da fare a tutti quanti!
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