Una santa donna davvero però costei, timorata di Dio, sempre fra preti e confessioni, tutta della casa e del marito, tanto che gliela aveva empita di figliuoli, la casa. E il marito - un libertino, uno di quelli che andavano a cospirare nella farmacia Mondella - ogni volta che sua moglie mettevasi a letto coi dolori del parto, se la pigliava con Dio e coi sacramenti, specie quello del matrimonio, talché la poveretta piangeva nove mesi interi quando tornava ad essere in quello stato.
Ma stavolta donna Santa gliene fece una più grossa delle altre. È vero che il diavolo e il predicatore ci misero la coda - con quella scena dell'altro mondo che il quaresimalista aveva preparato - a fin di bene però. Mentre sgolavasi a gridare: - Guai a voi, lussuriosi! - Guai a te, adultera! - apparvero le fiamme della pece greca nel bel mezzo della chiesa, e si udirono il sagrestano coi compari che strillavano: - Ahi! Ohimé! - Che vedeste allora! Chi diceva che erano proprio i diavoli, chi piangeva ad alta voce, chi si buttava ginocchioni. La vedova Rametta, che aveva il marito sepolto lì di fresco, svenne dalla paura, e due o tre per simpatia. La povera donna Santa Brocca poi, già debole di mente per la gravidanza, i digiuni e le devozioni, sbigottita fra i rimproveri del marito e le invettive del predicatore, sofferente dal caldo, dalla vergogna, dal puzzo di zolfo, fu colta all'improvviso dagli scrupoli, o da che so io, cominciò a smaniare e a stralunare gli occhi, pallida come una morta, annaspando colle mani in aria, gemendo: - Signore!
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