- Tout passe, tout lasse, tout casse... - E volle anche spiegare il suo francese alle compagne che sgranavano gli occhi. - Passa via... ti lascio... La canzone finisce sempre cosė.
- Sempre, no. Tu lo sai bene... - Ella si strinse nelle spalle. - Il tuo avvocato...
- Un avvocato!
- Sissignore! E ha lasciato moglie e figliuoli per venire a fare il suggeritore.
- Un bell'affare! E quella megera s'č permesso anche di venire a farmi le scene, coi suoi mocciosi, in casa mia!
- Poveretti! Bisognava sentirli piangere...
- Al cuore non si comanda, - conchiuse una delle signorine Ines o Fides. - Certo, se si sapesse prima... -
- Prima - il caso - l'incontrarsi in quegli occhi che vi mangiano dalla platea quando vi viene la nota giusta. - Le scioccheriole che vi contano all'uscita dal teatro - la scappatella che sembrava di passaggio, ahimé!... Ciascuna rammentava la sua, in quel momento di vino tenero. Gli occhi ancora umidi, o pei ricordi di prima, o per quelli della scena. - Cosė, senza saper come, la scioccheriola che mutavasi in duetto serio - o la passatina sotto la finestra che andava a finire nella stanzetta in due. Poi il destarsi a bocca asciutta - o amara - o tra gli sbadigli e i - non mi seccare -, ch'č peggio. - O peggio ancora la farsetta che minaccia di cambiarsi in tragedia... - Come quando si dovette levar le tende in fretta e furia, tutta la compagnia che non c'entrava affatto... E a un pelo di rimborsar gli abbonati per giunta! - conchiuse la signorina Fides.
- Oh, questa poi!
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Ines Fides Fides
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