Chi ci aveva da perdere qualcosa, come padron Cipolla o massaro Filippo l'ortolano, stava tappato in casa, con tanto di catenaccio, e non metteva fuori nemmeno il naso; per questo Brasi Cipolla si era buscato un potente ceffone da suo padre, quando l'aveva trovato sulla porta del cortile a guardare in piazza come un baccalą. I pesci grossi stavano sott'acqua durante la maretta, e non si facevano vedere, anche quelli che erano teste di pesce, e lasciavano il sindaco col naso in aria a cercare la foglia.
Non lo vedete che si servono di voi come di un burattino? gli diceva sua figlia Betta coi pugni sui fianchi. Ora che vi hanno messo nell'impiccio vi voltano le spalle, e vi lasciano solo a sgambettare nel pantano; ecco quel che vuol dire farsi menare pel naso da quell'imbroglione di don Silvestro.
Io non mi lascio menar per il naso da nessuno! saltava su Baco da seta. Il sindaco lo faccio io, e non don Silvestro.
Don Silvestro diceva invece che il sindaco lo faceva sua figlia Betta, e mastro Croce Callą portava i calzoni per isbaglio. Cosģ, fra tutt'e due, il povero Baco da seta stava fra l'incudine e il martello. Adesso poi che era venuta la burrasca, e tutti lo lasciavano a strigliare quella mala bestia della folla, non sapeva pił da che parte voltarsi.
A voi cosa ve ne importa? gli gridava Betta. Fate anche voi come fanno gli altri; e se non vogliono il dazio della pece, don Silvestro ci penserą lui a trovare qualche altra cosa.
Don Silvestro, invece, era pił fermo; continuava ad andare attorno, con quella faccia tosta; e Rocco Spatu e Cinghialenta, come lo vedevano, rientravano in fretta nell'osteria per non fare uno sproposito, e Vanni Pizzuto bestemmiava forte toccando il rasoio dentro la tasca dei calzoni.
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