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      Non c'è tasse che bastano, e un giorno o l'altro bisognerà finirla davvero. S'ha a mutar registro con Baco da seta che si lascia metter la gonnella dalla figlia, e il sindaco lo fa lei; — a massaro Filippo poi non gliene importava un cavolo, e padron Cipolla, aveva la superbia di non voler fare il sindaco neanche se l'accoppavano. — Tutti una manica di borbonici della consorteria; dei minchioni che oggi dicono bianco e domani nero, e l'ultimo che parla ha ragione lui. La gente fa bene a strillare con questo governo che ci succhia il sangue peggio di una mignatta; ma i denari devono venir fuori per amore o per forza. Qui ci vorrebbe un sindaco di testa e liberale come voi.
      Lo speziale allora cominciava a dire quel che avrebbe fatto lui, e come aggiustava ogni cosa; e don Silvestro stava ad ascoltarlo zitto ed intento che pareva fosse alla predica. Bisognava pensare anche a rinnovare il consiglio; padron 'Ntoni non ce lo volevano, perché egli aveva la testa stramba, ed era stato causa della morte di suo figlio Bastianazzo, — un uomo di giudizio colui, se fosse stato vivo! — poi in quell'affare dei lupini aveva fatto mettere la mano nel debito a sua nuora, e l'aveva lasciata in camicia. Se gli interessi del comune li faceva a quel modo!…
      Ma intanto se la Signora si affacciava alla finestra, don Franco cambiava discorso, e gridava: — Bel tempo, eh? — ammiccando di nascosto a don Silvestro, per fargli capire quel che ci aveva nello stomaco da dire. — Andate a fidarvi di quel che vuol fare uno che ha paura della moglie! pensava fra di sé don Silvestro.


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I Malavoglia
di Giovanni Verga
pagine 309

   





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