Fate la medesima esibizione ad un tedesco, e vedrete che vi scoperà pulitamente tutto il palmo della mano, e sogghignando s'intascherà il tutto facendosi beffa di voi. L'italiano ha più bisogni, conosce il bisogno della stima altrui e ne è geloso; il tedesco oltre i bisogni fisici non ne conosce altri. Già altre volte sono stato in questo paese, ma ero allora troppo giovine, né riflettevo sulla maggior parte degli oggetti. Vi dirò che sono stato sin ora poco contento dell'assistenza di Giuseppe. Sapete che a Milano la sua famiglia gode l'intero salario; sapete che a lui ho fissato quattro zecchini al mese; e sapete pure come io son fatto; egli, stando con me, non avrà da pensare né al pranzo, né alla cena, né al vestito, onde quei quattro zecchini sono puramente per il suo divertimento. Mi pare che ogni altro servitore sarebbe grato e contento; ma costui è il più noioso ipocondriaco, il più inetto compagno che si potesse scegliere. Da principio gli consegnai una dozzina di zecchini a ciò che pagasse la posta; accadeva che erano già all'ordine e attaccati i cavalli senza che vi fosse modo di distanarlo dalla stanza, ove si rinchiudeva per scrivere il suo conto. Sino a Brescia egli stette dietro il biroccio, e non faceva che bestemmiare dietro ai postiglioni perché correvano. Mi sono incaricato io di pagare le poste, l'ho preso meco nel biroccio, e per quanto gli andassi predicando la discrezione, costui stava sedendo in mezzo al biroccio e mi comprimeva contro il fianco, e quasi sempre sonnolento mi cozzava, mi urtava; un pugno di tempo in tempo ch'io gli slanciava, lo faceva rimettere in dovere, ma non passavano pochi minuti che eravamo da capo.
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Giuseppe Milano Brescia
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