Vi terrò informato di quanto mi accadrà. Frattanto vi abbraccio.
Vienna, 18 maggio, 1759.
Il marchese Visconti mi ha presentato al signor conte di Kaunitz. Questo ministro non suole dare udienza ad alcuno privatamente, e il tempo d'essergli presentati è o dopo che si alza da tavola, ovvero la sera dopo il teatro quando entra nella sala dell'assemblea che si tiene nel suo palazzo. In questa sala fui condotto e presentato alla sorella del signor conte la signora contessa di Questemberg che fa li onori di casa. II ministro ancora non v'era. La padrona di casa sta sedendo in mezzo ad un canapè, intorno v'è un circolo di dame e credo che osservino il rango della distanza; le persone della primissima distinzione siedono a fianco della contessa sul canapè. Tale e l'usanza di questo paese ove la padrona di casa invece di cedere il luogo più degno alle persone che vengono a visitarla, stassene, per lo contrario, come sul trono, a ricevere da esse li omaggi. Feci un profondo inchino, mi fu risposto con una piccola inclinazione di testa, e tutto è finito. Eravi nella sala un vecchio a sedere, il marchese mi avvisò che questi era il maresciallo Neiperg, e a lui mi presento; fui accolto cortesemente e mi disse se andavo all'armata, risposi di si - così va, diss'egli, quando si è giovani si sta in moto e s'acquista della gloria, quando s'è vecchi, come io lo sono, si sta a sedere riparato dall'aria. - Gli risposi che quando s'era fatto un nome come quello di Neiperg, s'era ben acquistato il diritto di godere il riposo.
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