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      Tutta la mattina mi ha perseguitato a farmi entrare in molte botteghe; egli crede che io non sappia una parola di tedesco, e a ciascun bottegaro dice che gli conduce una buona fortuna, un italiano ricco, che faccia bene i suoi affari, ma che si ricordi poi che egli vuole la sua porzione. Io ho dissimulato d'intenderlo, gli ho fatto passeggiare mezza Praga da una bottega all'altra e non ho mai trovata cosa a proposito, onde a frutto della sua insidia non ho ricavato che stanchezza e sudore. Voleva, strada facendo questo Peppe impormi, perché è Servente Muratore, io colla scorta del libro stampato Ordre des Francs Massons trahi ho avuta la fortuna di farmi credere non solamente Franco Muratore, ma Maestro e Gran Maestro, e quel che più gran Maestro Visitatore, e voglio visitare li arnesi ch'egli conserva della Loggia e criticarli ben bene. Non v'è piacere più gustoso di quello d'imporre ad un impostore. Costui, che pretendeva di farla da bello spirito, ora mi sta intorno con rispetto e riverenza. Strada facendo mi andò raccontando ch'egli da giovane aveva studiato assai, che specialmente aveva fatto progressi nella magia bianca, e mi interrogò, per esempio, come avrei fatto per far salire in aria un uovo da sé. Poi mi raccontò che riempiendolo di rugiada ed esponendolo al sole, siccome la rugiada tende ad alzarsi, così l'uovo sarebbe montato da sé. Presi la cosa sul serio e gli mostrai che non avrebbe avuto che a bere assai rugiada, ed indi esponendo il suo panciuto ventre ai raggi del sole con questo principio sarebbe volato.


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Diario Militare
di Pietro Verri
pagine 82

   





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