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      Finalmente molta parte vi ha la diversa disciplina delle due armate. Quando la nostra marcia, e si reca in un nuovo campo, vedreste come da ogni reggimento si stacchi un drappello di soldati per foraggiare e trovare paglia, legna e altro da portare al campo. Questi nostri drappelli, composti di gente feroce, di mal umore, entra nei villaggi del contorno, rompe, distrugge, ruba, maltratta, e per portare al campo il valore di dieci, rovina pel valore di cento. I Prussiani, per contrario, non escono mai dal loro campo. Sono muniti di cartelle e tabelle così esatte, che sanno appuntino il numero degli abitanti di ciascuna terra, e presso a poco i viveri che vi sono. Dal campo regolarmente si staccano gli ordini alla tal terra di portare tanta paglia, tanta legna, ecc.; così fanno molto bene. Primo, disertano meno soldati; secondo, niente si devasta, tutto si distribuisce con prudente economia, e l'armata prussiana trova la sussistenza per venti giorni in quel campo d'onde noi saremmo obbligati di sloggiare dopo cinque o sei, dopo aver tutto ruinato all'intorno; terzo, i villani non fuggono, non si sottraggono all'arrivo dei Prussiani, anzi vanno al lor campo, vi portano, come ad un mercato, ogni genere di polli, carni e viveri; a nessuno si fa violenza, tutto è pagato, e tutti fanno la spia in favore di essi, col sentimento che posto che vi è la guerra, l'armata prussiana li difende dalle nostre depredazioni. Io ho cercato di farmi voler bene dai contadini, presso i quali sono stato di quartiere, tutto ho pagato largamente, né ho sloggiato se prima non sapeva dai padroni di casa che i miei domestici gli dovevano nulla; non di


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Diario Militare
di Pietro Verri
pagine 82

   





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