I veri dolori, e piaceri fisici non sono tanto variati, e sono quelli che sempre, e in ogni paese cagionano dolore, o piacere all'uomo sanamente organizzato: non si dā dolor fisico, senza lacerazione; e qual lacerazione cagionerā mai nell'orecchio uno stromento discorde, un errore di lingua, un endecasillabo sgraziato? Il compositore di musica, il grammatico, il poeta credono di soffrirne dolore, ed io credo che non lo soffrano, e che per imitazione altrui dapprima, poi per abitudine ne mostrino i segni credendosi essi medesimi addolorati; e per convincermene ho osservato che nč il canto gregoriano, nč alcuni inni composti ne' secoli meno colti cagionano dolore alcuno al musico, al poeta, al grammatico che gli ascolta. De' piaceri fisici di opinione per lo contrario io credo che siano sentiti veramente, perchč veramente producono delle rapide cessazioni di dolore: non č poca consolazione il poter dire a noi medesimi: sono un buono e delicato conoscitore: il continuo timore di valer poco, che sta nel fondo del cuore dell'uomo incivilito, č una sorgente perenne di questi piaceri; un lampo che ce lo scuota, e che rapidamente ce ne storni la dolorosa vista, č un piacere. L'educazione ci forma, per dire cosė nuovi sensi: un fanciullo non sa che gli odori possano cagionar dolore, nč piacere; indifferente prova i grati e disgustosi senza dar segno di alcun sentimento, a meno che non diano una scossa capace di formare una lacerazione negli organi dell'olfatto o della respirazione: il selvaggio egualmente, e il sibarita al primo fiuto distingue l'ambra, la tuberosa, il muschio, l'essenza di rose di Persia; rifiuta un'essenza oleosa, sviene accostandosi a una traspirazione volgare.
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Persia
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