La ragione ci ha abituati a correggere la illusione ottica e giudicare della estensione anche degli oggetti lontani senza sottraervi dalla vera grandezza; la stessa ragione ci può abituare a correggere la illusione della ambizione e preservarci dall'ingannevole giganteggiare di minimi oggetti quasi insensibili per loro stessi. È legge inviolabile che sempre i beni che si possedono si pregiano meno de' beni che si ambiscono, ma la differenza in chi non ragiona è la massima, e sempre va diminuendo a misura che sappiamo far uso della nostra mente per esaminare questi oggetti importantissimi della nostra felicità.
La parte d'Europa ove siavi il maggior fomento per l'ambizione degli onori è sicuramente Roma, perchè ivi trovasi la possibilità dei più grandi acquisti con minimo tempo e limitatissime condizioni. Che un nobile sia fatto Doge della sua Patria, che sia creato Re elettivo con una moderata autorità non è questo uno spazio corso pareggiabile a quello d'un poverossimo fraticello senza nome, senza appoggi che in sette anni si trova Sovrano d'uno Stato, Padre dei Monarchi, e Capo della Religione. La importanza di quella che noi chiamiamo Fortuna si deve conoscere non tanto dal grado a cui uno è giunto, quanto dalla condizione da cui è partito, dal tempo che ha impiegato per giugnere e dal luogo in cui si è collocato. Un Elettore che sia fatto Capo dell'Imperio, un Principe del Sangue a cui passi una Corona hanno fatto un passo, un uomo di fortuna che giunga ad essere il primo Ministro d'una vasta Monarchia come il Cardinale Alberoni ne ha fatti più; ma il Padre Ganganelli fatto Cardinale e Sommo Pontefice in meno di sei anni ha camminato con una rapidità somma un lunghissimo spazio e tale che in nessuna altra parte d'Europa può un privato fare altrettanto.
| |
Europa Roma Doge Patria Sovrano Stato Padre Monarchi Capo Religione Fortuna Elettore Capo Imperio Principe Sangue Corona Ministro Monarchia Cardinale Alberoni Padre Ganganelli Cardinale Sommo Pontefice Europa
|