Così i Ministri, i Cortigiani, i titolati, gl'insigniti di onori, ornati di gemme, d'oro, di nastri, ossequiati, distinti per lo più meritano la compassione anzi che l'invidia. La mancanza d'ambizione e l'eccesso allontanano ugualmente dal ricercare gli onori, nel primo caso non si cercano per indolenza, nel secondo non si cercano perchè quello che gli uomini credono grande è un piccolo oggetto per noi.
Chi era mai il primo favorito del Re di Spagna che viveva contemporaneo a Cervantes? Non lo so. Mentre questo favorito grande di Spagna, Cavaliere del Toson d'oro, Generale degli eserciti ec. ec. ec. circondato da una brillante caterva di Schiavi riceveva nel fasto e nel seno dell'opulenza le adorazioni de' Grandi e del Popolo, mentre credeva egli che tutto l'universo lo ammirasse, e le più remote età dovessero venerarlo, lo sconosciuto Cervantes mal vestito, male alloggiato, al lume d'una lucerna scriveva il suo romanzo il Don Chisciotte; probabilmente si sarebbe trovato ardito Cervantes se avesse pensato di far conoscere al Reale favorito la sua piccola esistenza. La morte troncò la illusione, si ignora il nome del grande coperto di onori e per tutta l'Europa è tanto famoso il romanzo del Cervantes che pochi uomini viventi sono al dì d'oggi tanto conosciuti quanto lo è egli. Le avventure che Cervantes immaginava nella sua povera oscurità sono il soggetto di quadri, di arazzi, di stampe che adornano le sale dei Re e i gabinetti degli uomini di gusto, il bel romanzo gira in più lingue, nelle mani di ognuno, da quello si cavano i soggetti per gli Spettacoli teatrali.
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