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      Con questo esame adunque l'uomo usando della ragione può diminuire la schiera d'innumerevoli desiderj e strappar di mano al reo destino tanti fili, co' quali viene incautamente strascinato alla infelicità.
     
     
     
      §. IV.
      Dell'accrescimento del nostro potere.
     
      Le due principali sorgenti de' nostri desiderj sono le già indicate, cioè Ricchezza ed Ambizione. Una terza ve n'è, ed è quella dei piaceri fisici propriamente così detta perchè gli ha immediatamente per iscopo; anche di questa terza avrei potuto parlarne, ed avrei potuto provare che anche le sensazioni voluttuose passando dalla immaginazione alla realità perdono costantemente, che la maggior parte delle inquietudini nostre non derivano tanto dalla esigenza della organizzazione, o dalla vera forza dell'oggetto, quanto dalla esagerazione che ne fa la nostra fantasia; per lo che un attento esame può diminuire realmente questa magìa produttrice d'inadempiuti desiderj figlj dell'errore, e farci preferire la vigorosa alacrità de' moderati alla svogliata indolenza di chi logorando gli organi animatori della vita si priva del più esquisito stato de' spontanei fisici bisogni. Io però non mi trattengo su di questo soggetto, perchè lo stato degli avidi di denaro o d'ambizione permette a chi ne sente i desiderj l'esame di essi, anzi suppone un esercizio continuato della ragione bene o male adoperata per il conseguimento di que' fini; ma l'amore, la gola, e simili desiderj hanno più adesione alla organica struttura nostra e sono un ingordo appetito, un delirio, piuttosto che uno stato capace di ragione, quindi poco gioverebbe lo scriverne.


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Discorsi sull'indole del piacere e del dolore; sulla felicità; e sulla economia politica
di Pietro Verri
Editore Marelli Milano
1781 pagine 308

   





Ricchezza Ambizione