Potevasi contravvenire a un legittimo Proclamma?. Hai data la tua parola d'Onore di conservare un secreto: si pubblica una Legge che obbliga a manifestare gli autori dell'azione che tu sai sotto il sacro vincolo. Altra pubblica Legge ti offre una ricompensa e con pubblico editto t'invita ad uccidere un uomo; ma la Religione, e la Onestà gridano non tradire, non uccidere: come condurommi in quello orribile labirinto!
In queste spinosissime situazioni trovandosi l'uomo anche buono e virtuoso talvolta è in pericolo di fare una scelta di cui poi s'abbia a pentire ed averne rimorso. La riflessione però mi può dare il filo per rettamente condurmi. La prima di tutte le leggi è la Divina, è mio dovere di sacrificar tutto all'ubbidienza di un Essere maggiore di tutti. Il mio dovere è pure di non mancare mai alla virtù. Se un ragionatore esatto mi ricercherà cosa significhi quella voce dovere io mi accontenterò quand'anche si voglia reciderla una emanazione d'interesse; interesse sia quella general voce che comprende le azioni che ci sono utili; e dovere sia quella porzione delle utili azioni che sono conformi alle Leggi: il primo sia il genere, l'altro la specie. Non ogni interesse sarà un dovere, perchè vi sono delle azioni che la legge ha lasciate in libertà: interesse poi contrario alla legge non è possibile che si dia; poichè sarebbe una contraddizione il dire che sia nostro interesse comprare un piacere che porta in conseguenza un male più grande di lui. Si dà un apparente interesse momentaneo contrario alla legge, perchè il bollore delle passioni per alcuni periodi distrae l'uomo dal ragionare, e allora sta il pericolo di abbandonare il cammino della giustizia: ma ogni uomo che a mente calma, e ragionando travia dal proprio dovere, dà, a mio credere, la più evidente di tutte le dimostrazioni di avere un vizio nella facoltà ragionatrice.
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