L'uomo poi che sia desinato a convivere, un altro esame deve intraprendere sopra di se medesimo per fare il miglior uso del proprio potere, e non adoperare sforzi inutili e stentati fuori della propria carriera, e quell'esame è il riconoscere il proprio lato forte e il proprio lato debole. La figura e l'indole di un uomo invitano alla piacevole giocondità, sarebbe un uomo di spirito amabile, disgraziatamente si è trascelte maniere gravi, e sentenzioso discorso, è un Catone forzato, nojoso, che nessuno può stimare. Per l'opposto niente è più sconcio di quella stentata occupazione che s'è imposta un altro di voler rallegrare con frizzi e sali che la natura non gli ha concessi, se rappresentasse il carattere d'un uomo sensato e placido godrebbe di migliore reputazione. Questi sarebbe un elegante scrittore se non si ostinasse a comporre per il Teatro per cui manca di genio. Quegli è un esattissimo ragionatore e non vuole scrivere che freddissimi e bassissimi versi. Sarebbe immensa la schiera se dovessi accennare i varj casi ne' quali l'uomo si presenta svantaggiosamente per non avere esaminato meglio se medesimo e trascelta la occupazione conveniente al proprio talento. Il Saggio se ne occuperà, esaminerà se stesso, farà diversi tentativi, starà in attenzione qual sentimento risveglino negli astanti, e senza avventurarsi incautamente, colla riflessione, e colla sperienza troverà la strada per lui più naturale, sicuro che quello che costa sforzo ha sempre cattivo contorno e riesce disgustoso, e che la imitazione è sempre stentata e spiacevole.
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Catone Teatro Saggio
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