Pagina (138/308)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Il non diffidar mai degli uomini è imbecillità; il diffidarne sempre è un error feroce e tristo. Chi conosce gli uomini vede che essi non sono nè buoni, nè malvagi totalmente per lo più; che essi non fanno il male, se non per errore, credendo di far del bene a loro medesimi; perciò l'uomo che cerca la felicità non soffocherà nel suo animo il dolce bisogno dell'amicizia, ma nella scelta ascolterà lungamente la sola ragione; fatta poi che l'abbia si abbandonerà al suo cuore.
      Prima di sceglierti un amico esaminalo attentamente, ed osservalo in varie circostanze felici e meste, pacate e turbolente. Sia egli uomo illuminato e docile alla ragione; la maggior parte dei mali si fanno per ignoranza. La probità d'un uomo che ragioni è fondata su de' principi; la probità d'un uomo che non ragioni è appoggiata ad una parola. Sia egli libero dalla avidità delle ricchezze, dalla briga, e dalla affannosa fame degli onori. Le anime ulcerate da tai passioni sacrificano tutto a quelle. Sia d'un carattere aperto, dolce, discreto. Osserva se il racconto d'una azione generosa faccia comparire nel suo volto il senso della virtù, se il racconto d'una infamia dipinga sulla di lui fisonomia il ribrezzo. Guai alle fronti di bronzo che conservano inalterabilmente i loro tratti! Esamina se in fatti sia compassionevole a soccorrere l'infelice e a consolarlo; se non mai si avvilisca a incensare il vizio armato di potere; se sia fedele alle promesse; se abbia il sublime coraggio di dare il torto a se medesimo quando la verità lo esiga; se sia buon vicino, buon padrone, buon marito, buon padre, buon figlio; e se regge a questo esame l'uomo che cerca la tua amicizia, donagliela, amalo, travaglia per la di lui felicità, che probabilmente egli farà per te altrettanto.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Discorsi sull'indole del piacere e del dolore; sulla felicità; e sulla economia politica
di Pietro Verri
Editore Marelli Milano
1781 pagine 308