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      Tutti i fenomeni dell'universo sieno essi prodotti dalla mano dell'uomo, ovvero dalle universali leggi della Fisica non ci danno idea di attuale creazione, ma unicamente di una modificazione della materia. Accostare e separare sono gli unici elementi che l'ingegno umano ritrova analizzando l'idea della riproduzione; e tanto è riproduzione di valore e di ricchezza, se la terra, l'aria, e l'acqua ne' campi si trasmutino in grano, come se colla mano dell'uomo il glutine di un insetto si trasmuti in velluto, ovvero alcuni pezzetti di metallo si organizzino a formare una ripetizione. Delle intere Città, e degli Stati interi campano non d'altro che sul prodotto di questa fecondissima classe sterile, la di cui riproduzione comprende il valore della materia prima, la consumazione proporzionata delle mani impiegatevi, e di più quella porzione che fa arricchire chi ha intrappresa la fabbrica, e chi vi si impiega con felice talento.
      Ho detto che la nazione in cui l'annua riproduzione pareggia l'annuo consumo è in uno stato di perseveranza, e vi ho aggiunto quando tutte le circostanze sieno eguali; poichè mutate le circostanze essa potrebbe deperire ciò non ostante; e ciò accaderebbe qualora qualche nazione vicina diventasse più ricca e potente di lei; essendo che la forza, e la potenza, come tutte le altre qualità sì dell'uomo, che degli stati, altro non sono che mere relazioni, e paragoni d'un oggetto coll'altro. Potrebbe un simile fenomeno accadere altresì qualora diminunendosi la popolazione, scemassero in egual porzione gli uomini riproduttori, ed i consumatori, sottraendosi due quantità eguali nel valore d'ambe le parti.


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Discorsi sull'indole del piacere e del dolore; sulla felicità; e sulla economia politica
di Pietro Verri
Editore Marelli Milano
1781 pagine 308

   





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