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      §. V.
      Principj generali dell'Economia
     
      Questi principj che sono i primordiali, e che a me sembrano provati, servono di base a molte operazioni che si vogliano tentare per promuovere l'industria d'un popolo, e accrescere la popolazione, le facoltà, la forza, e la riproduzione d'uno stato. Accrescere quanto più si può il numero de' venditori di ogni merce, diminuire quanto più si può il numero de' compratori, questi sono i cardini, su i quali si raggirano tutte le operazioni di Economia Politica; e sebbene talvolta non si distinguessero esattamente i contorni di queste due idee nel proporre e dirigere le operazionipubbliche, il fatto è però che tutte si vedono spinte verso l'uno di questi due principi.
      L'accrescimento dell'annua riproduzione debb'essere lo scopo della Economia Politica: questo non può ottenersi se non col facile e pronto sfogo di tutta la porzione eccedente i bisogni interni dello Stato: ciò non può aversi che a misura che il prezzo interno è minore del prezzo estero: a conseguire ciò bisogna, per le cose già dette, che i venditori ai compratori abbiano la maggior proporzione possibile. Alcune volte le operazioni tendono a scemare il numero de' compratori, altre volte ad accrescere il numero de' venditori. Pare che e l'uno e l'altro di questi due mezzi conducano allo stesso fine; ma dirò in seguito quali effetti diversi cagionino questi due mezzi, e come ogni equilibrio fatto per addizione accresca la vita dello Stato, fatto per sottrazione in vece accosti al non essere.


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Discorsi sull'indole del piacere e del dolore; sulla felicità; e sulla economia politica
di Pietro Verri
Editore Marelli Milano
1781 pagine 308

   





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