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      I mezzi per isminuzzare e dividere i patrimonj troppo ammassati, e far circolare i beni di fortuna sopra un maggior numero di uomini, non possono mai essere mezzi diretti, poichè sarebbe questo un attentato contro la proprietà, che è la base della giustizia in ogni società incivilita. Indirettamente ciò si potrà ottenere quando nell'ordine delle successioni alle eredità vengano dal legislatore uniformati tutt'i figli senza riguardo al sesso, e al tempo della loro nascita; quando nessuna porzione di terra, e nessun bene resti immutabilmente segregato dalla circolazione de' contratti; quando alcune privative pompe che si arrogano i magnati vengano, o ad essi tolte, se hanno un principio di usurpazione, o rese comuni a un più gran numero; quando alcuni articoli di lusso puramente di ostentazione, e che si esercitano su merci straniere vengano più dall'esempio del legislatore, che da' suoi editti proscritti; quando in somma s'interpongano questi mezzi indiretti, i quali benchè da principio riescano lenti, mantenuti però in vigore, non mancano di ottenere l'effetto, e di spandere sopra un più gran numero i beni ammucchiati su pochi.
      Queste operazioni però sono da scegliersi e combinarsi con maggiore o minore energia a misura della civile costituzione di un popolo; essendo, come ognun vede, più conforme allo Stato popolare e Dispotico la possibile uguaglianza, ed allo Stato Monarchico e Aristocraticò la distinzione dei ceti e la perpetuità di essi.
     
     
     
      §. VII.
      De Corpi de' Mercanti e Artigiani


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Discorsi sull'indole del piacere e del dolore; sulla felicità; e sulla economia politica
di Pietro Verri
Editore Marelli Milano
1781 pagine 308

   





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