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      L'effetto solo adunque che questi corpi producono si è questo di diminuire il numero de' venditori interni, conseguentemente accrescere il prezzo delle merci, diminuire il numero de' contratti, frenare l'attività dell'industria, e scemare l'annua riproduzione.
      Un'arte vi è la quale per necessità non debbesi lasciare interamente libera, ed è quella degli Speziali; troppo si avventurerebbe altrimenti la sanità del popolo. Il porre limiti al lor numero non spetta all'Economia Politica, ma ai progressi della saggia medicina dubitatrice. Gli argentieri, i drappieri, i cuojai prospereranno meglio sotto un'intera libertà colla condizione soltanto che il bollo autentico della nazione non sia apposto se non all'oro, e argento del vero titolo, ai panni, ai cuoi preparati, con determinate leggi e costituzioni.
      I privilegj antichi dei corpi delle arti, i debiti che molte volte trovansi ad essi addossati sono oggetti piccoli, e facilmente rimediabili con una saggia politica. Se questi corpi portano il peso d'un parziale tributo sarà sempre facile il trovare un fondo su di cui più innocuamente collocarlo. Aprasi la strada ampia e libera a chiunque, di esercitar la sua industria dove più vuole; lasci il legislatore che si moltiplichino i venditori in ogni classe, e vedrà in breve l'emulazione, e il desiderio di una vita migliore risvegliar gl'ingegni, rendere più agili le mani del suo popolo, perfezionarsi le arti tutte, ribassarsi il livello de' prezzi; l'abbondanza scorrere dovunque guidata dalla concorrenza, inseparabile compagna di lei; e siccome l'albero annodato artificiosamente, e forzato nelle sterili piazze che noi chiamiamo giardini, languisce e malamente vegeta fin che da quei vincoli resti frenato l'umore che gli dà vita, e sciolto da essi l'anima gli scorre ne' tronchi, rinverdiscon le foglie, il succo nutritivo spandesi liberamente, e s'alza vegeto al cielo per ricompensare co' suoi frutti la saggia mano che scatenò la natura; così nelle società accader deve che tutto prenda lena e vigore, e si riscaldi, quando il desiderio di migliorare la sorte non incontri ostacolo, e possa per ogni dove spignersi, e largamente e sicuramente signoreggiare.


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Discorsi sull'indole del piacere e del dolore; sulla felicità; e sulla economia politica
di Pietro Verri
Editore Marelli Milano
1781 pagine 308

   





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