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      Inutilmente la legge fulminerà i monipolisti; potrà rovinarne alcuni, ma saranno immediatamente succeduti da altri; troppo grande è l'utile in questa frode, e troppi mezzi vi saranno sempre, perchè il ricco addormenti i subalterni custodi della legge. Sempre che vi saranno vincoli, vi saranno monipolisti, e fin ch'essi vi sono, piccolo sarà il numero de' venditori nel corso ordinario dell'anno a fronte de' compratori; perciò dovrà sempre il prezzo esserne alto.
      Suppongasi quello che non è, e concedasi che il prezzo del Grano sarebbe più alto colla libertà, di quello che sia coi vincoli; prima di decidere se convenga avere i Grani a prezzo alto, ovvero a prezzo vile, converrà esaminare da qual de' due partiti sia l'interesse della maggior parte de' nazionali, giacchè l'interesse pubblico altro non è se non l'aggregato degl'interessi de' particolari. Per decidere adunque se l'interesse pubblico esiga d'avere il prezzo alto, ovvero basso bisogna osservare se sia nello Stato maggiore il numero de' venditori di grano, ovvero quello de' compratori. Le nazioni mancanti di grano non hanno leggi proibitive di questo Commercio. Si parla adunque d'una nazione coltivatrice, e che abbia del superfluo di grani. In questa nazione, dico, sarà assai maggiore il numero dei venditori di grano di quel che non lo siano i compratori. Tutt'i contadini saranno venditori, e il numero di essi eccederà di assai il numero degli abitanti nella città, e da questi ultimi si detraggano tutt'i facoltosi, e si vedrà che per sollevare un povero cittadino si porterebbe la desolazione a sei o otto poveri agricoltori.


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Discorsi sull'indole del piacere e del dolore; sulla felicità; e sulla economia politica
di Pietro Verri
Editore Marelli Milano
1781 pagine 308

   





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