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      La pompa d'alcuni pochi contrastando colla universale miseria sarà lo spettacolo che offrirà dovunque il denaro accresciuto senza una nazionale industria.
      Considerando le due quantità merce universale circolante, e merci particolari offerte è vero che tutta l'una vale tutta l'altra; onde se una di queste due quantità s'accresca, e l'altra resti quale era prima, la quantità accresciuta varrà meno. Se la merce universale circolante s'accresca, e le merci particolari offerte non s'accrescano del pari, dovrà cedersi maggior quantità di merce universale per ogni merce particolare. Pare adunque che il prezzo d'ogni cosa debba essere più alto a misura che circola più denaro nello Stato, e taluno Scrittore, altronde pensatore esatto, asserì essere indistintamente un male l'accrescimento del denaro circolante, ed essere questo un principio distruttivo della esportazione. Ma in questo ragionamento si è omesso un dato, ed è questo, che l'accrescimento del denaro circolante quando s'acquisti per industria e gradatamente e universalmente si diradi sul popolo, produce un proporzionato accrescimento di consumazione, e come si è già accennato ogni uomo più compra quanto più gli è dato di spendere, più acquista bisogni quanto ha più mezzi per soddisfarli, e quanto più spaccio trova ogni merce tanto più se ne accrescono i venditori, tanto più se ne anima la riproduzione. Se adunque in uno Stato si accrescerà il denaro e le merci vendibili proporzionatamente non si moltiplicheranno, i prezzi cresceranno: se si accresceranno del pari e il denaro e le merci vendibili, i prezzi resteranno come erano.


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Discorsi sull'indole del piacere e del dolore; sulla felicità; e sulla economia politica
di Pietro Verri
Editore Marelli Milano
1781 pagine 308

   





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