L'interesse del proprietario coincide con quello del legislatore fin tanto che si scelga il primo mezzo per accrescere la rendita; ma qualora si scelga il secondo, possono gl'interessi dello Stato, e quelli del possessore essere in opposizione. Sempre le equazioni in Economia Politica si fanno felicemente per addizione, e per sottrazione sempre con danno; sempre debbesi cercare la massima azione col massimo effetto. Suppongasi che un genere di coltura richieda l'opera di dieci agricoltori che vivono sul lavoro di un campo, Il proprietario potrebbe guadagnar più, sostituendovi un'altra coltura, la quale impiegasse due uomini soli, perchè potrebbe il risparmio di otto uomini di meno da mantenere, essere una somma maggiore della differenza che passa fra la total produzione del primo, paragonata al secondo genere di coltura. È dunque un oggetto l'Agricoltura che anche nelle sue specie diverse debbesi aver sott'occhio dagli uomini destinati a vegliare sulla felicità pubblica. Prima regola: adunque, generale sarà: preferire quel genere d'agricoltura che più accresce l'annua totale riproduzione, e che impiega maggior numero di braccia.
Alcuni generi d'agricoltura possono accrescere l'annua riproduzione su quel terreno su cui si esercitano, e diminuire in proporzione assai maggiore l'annua riproduzione delle altre terre. Tale può essere la coltura che si fa per mezzo della irrigazione. Se i terreni paludosi vengano ridotti a coltura dando uno scolo alle acque, può accrescersi l'annua riproduzione nazionale; ma quando un fiume si dirami, e si suddivida sopra un vasto spazio di terra, vi sarà pericolo che le frequenti nebbie, e le grandini frequenti non portino la devastazione alle altre campagne, e non rendasi l'aria insalubre a diminuzione del popolo.
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Stato Economia Politica Agricoltura
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