Di tal genere son pure tutt'i tributi che anticipò il mercante a nome del consumatore all'introdurre le merci estere nello Stato, tributi che il compratore paga senza quasi avvedersene, perchè frammischiati col prezzo della merce.
In due altri aspetti si sottodividono in faccia della nazione i tributi, e sono: altri forzosi, altri spontanei. Forzosi son quei sulle terre, sulla capitazione propriamente tale, sulle case, ec. poichè non è in libertà del Cittadino l'esentarsene quando ei voglia perseverare nel suo Stato. Spontanei poi sono, o almeno appajono i tributi ai quali l'uomo si assoggetta per propria scelta, affine di procurarsi un bene. Fra gli spontanei il primo di tutti si è il tributo delle Lotterie. Io non parlo di ogni sorta di Lotterie indistintamente; molte ve ne sono di fondate sopra un'equa proporzione fra l'utile e l'azzardo; altre si convertono in oggetti di pubblica utilità; ma alcune lotterie nascondono una tale ingiustizia, che se questo genere di tributo non ci fosse trapassato per tradizione del secolo scorso, tanta è l'umanità che presentemente regna in Europa, tanti progressi ha fatti la ragione universale, tanto luminosamente si conosce la unione che passa fra gl'interessi pubblici, e la tutela del più minuto popolo, ch'io ardisco credere che ne sarebbe rifiutato il progetto, se ora fosse per la prima volta proposto. La venerabile autorità delle leggi destinate a far vegliare la giustizia de' contratti non si vorrebbe degradata a segno di far insidioso invito ai creduli Cittadini per un contratto talmente seducente e lesivo che sarebbe disciolto dalle leggi medesime qualora si facesse tra privato e privato a molto minore disuguaglianza.
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