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      Questo secondo metodo è il più antico, e forse più conforme alle piccole idee di esattissima proporzione sia le annue facoltà e i pesi annui di ogni cittadino che non s'assoggettava a un costante peso sopra una incostante ricchezza. I tributi poi sulle mercanzie erano piuttosto pedaggi in origine di un tanto per ogni carro, o soma; indi si tassarono le merci colla proporzione di un tanto per cento del loro valore senz'alcuna idea di favorire, o di scostare più una merce che l'altra. Crebbero i pubblici bisogni a misura che s'incivilirono le società, e s'introdusse in Europa maggiore massa di merce universale; i piccoli Stati furono incorporati, e diminuendosi il sistema feudale l'Europa rimase divisa in pezzi grandi, e le guerre si fecero da armate numerose e stabilmente assoldate. I vizj de' due catastri de' fondi stabili e della tariffa non permisero di aggiugnere sopra di essi i nuovi pesi; quindi una creazione perenne di gabelle capricciosissime con mirabile fecondità s'immaginò ne' due secoli precedenti singolarmente, per modo che una quantità di azioni innocenti anzi talora utili venne interdetta, si crearono nuovi delitti, si gettarono nel carcere i cittadini, nacque una nuova legislazione penale, una nuova lingua di gabelle; tale è il prospetto che le provincie d'Europa presentano alla riforma.
      Suppongo che un ministro voglia ridurre la finanza alla semplicità di non avere che questi due soli tributi, dogane, e censo sulle terre. Qual sarà la strada per cui gradatamente potrà giugnere con sicurezza all'adempimento d'un progetto tanto benaugurato?


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Discorsi sull'indole del piacere e del dolore; sulla felicità; e sulla economia politica
di Pietro Verri
Editore Marelli Milano
1781 pagine 308

   





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