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      Primieramente sarà da proscriversi il metodo di affittare la percezione del tributo singolarmente in masse grandi. Vi è già chi ha osservato essere la Amministrazione Regia quella di un Padre che dirigge gl'interessi di sua famiglia, ed oltre l'odio delle rapide fortune essere dannosi i grandi Appaltatori per le leggi che di riverbero sforzano a promulgare. Io credo di più che un contratto frapposto che limita la beneficenza del Sovrano e i bisogni del suo popolo sia direttamente nocivo ad ogni costituzione, e che pericoloso per la virtù de' Magistrati sia un ammasso di ricchezze collocato presso di una compagnia avente perenne bisogno. Prenderà di mira alcun tributo de' meno importanti, e de' più odiosi che cadono sul contadino, e cominciando da quello lo abolirà, sostituendovi un proporzionato sopraccarico alle terre. Poi prenderà qualche consimile tributo che si paghi dagli artigiani, o dalle università de' mestieri, o dalla negoziazione, e con un calcolo ben pensato vi sostituirà un accrescimento nella tariffa, o generalmente un tanto per cento, o particolarmente sopra alcuni capi che sieno più atti a sopportare maggior tributo. Poscia alternativamente ritornando ai tributi indiretti dell'agricoltura, quindi passando di nuovo alle merci gradatamente, anderà versando parte sulla porzione dominicale del terriere, e parte sulla tariffa. Così temporeggiando potrà egli medesimo veder gli effetti delle operazioni senza avventurare giammai la tranquillità pubblica, sulla quale inavvedutamente talvolta si fanno degli esperimenti troppo importanti.


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Discorsi sull'indole del piacere e del dolore; sulla felicità; e sulla economia politica
di Pietro Verri
Editore Marelli Milano
1781 pagine 308

   





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