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      Resp.: "Ma, signore, perché io non vi ho mai mangiato, altro che quella volta, ed intesi l'interrogazione di V. S. se aveva mangiato con lui solo; e quanto al secondo, dico che mi sfogava così perché non vi ho mai mangiato".
      Ei denuo dicto: "Perché, interrogato se mai ha trattato col Baruello di far servizio al signor D. Giovanni, rispose di no, ed essendogli replicato che ciò gli sarebbe stato mantenuto in faccia, aveva risposto che questo non si sarebbe trovato mai, ed essendogli di nuovo replicato che di già si era trovato, rispose con parole interrotte: "Sarà, uh! uh! uh!"".
      Resp.: "Perché non ho mai parlato con lui"
      Int.: "Chi è questo lui?".
      Resp.: "È il figliuolo del signor castellano".
      Ei dicto: "Perché questa mattina, interrogato se si è risoluto a dire la verità meglio di quel che fece jeri sera, ha prorotto in queste parole: "Perché io ne sono innocente di quella cosa che mi imputano", le quali parole, oltreché sono fuori di proposito, non essendo mai stato interrogato sopra imputazione che gli sia stata data, mostrano ancora che esso sappia d'essere imputato di qualche cosa; e pure interrogato che imputazione sia questa, ha detto di non saperlo: onde se gli dice, che oltreché si vuol sapere da lui perché ha detto quella risposta fuori di proposito, si vuol anche sapere che imputazione è quella, che gli vien data".
      Resp.: "Io ho detto così perché non ho fallato".
      Ei dicto denuo: "Perché, interrogato se quando passò sopra la piazza del castello col detto Baruello videro alcuno, ha risposto prima di no, poi ha soggiunto: "Ma, signore, vi erano della gente, che andavano innanzi e indietro"; e dettogli perché dunque aveva detto "signor no", ha risposto: "Io m'era inteso se aveva veduto dei nostri compagni": soggiungendo: "No, signore, siano per la Vergine santissima, che non ho fallato"; le quali parole ultime, come sono state fuori di proposito, non essendo egli finora stato interrogato di alcun delitto specificatamente, così mettono in necessità il giudice di voler sapere perché le ha dette, e però s'interroga ora perché dica, perché ha detto quelle parole fuori di proposito con tanta esagerazione".


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Osservazioni sulla tortura
di Pietro Verri
1804 pagine 93

   





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