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      Ma anche troppo č feroce il saggio che di sopra ne ho dato, e troppo funesti alla mente ed al cuore sono sė tristi oggetti. Dalla scena orribile che ho descritta si vede l'atroce fanatismo del giudice di circondurre con sottigliezza un povero uomo che non capiva i raggiri criminali, e portarlo alle estreme angosce, d'onde l'infelice si sarebbe sottratto con mille accuse contro se medesimo, se per disgrazia gli si fosse presentato alla mente il modo per calunniarsi. Colla stessa inumanitā si prodigō la tortura a molti innocenti: in somma tutto fu una scena d'orrore. Č noto il crudele genere di supplizio che soffrirono il barbiere Gian-Giacomo Mora (di cui la casa fu distrutta per alzarvi la colonna infame), Guglielmo Piazza, Gerolamo Migliavacca coltellinajo, che si chiamava il Foresč, Francesco Manzone, Caterina Rozzana e moltissimi altri; questi condotti su di un carro, tenagliati in pių parti, ebbero, strada facendo, tagliata la mano; poi rotte le ossa delle braccia e gambe, s'intralciarono vivi sulle ruote e vi si lasciarono agonizzanti per ben sei ore, al termine delle quali furono perfine dal carnefice scannati, indi bruciati e le ceneri gettate nel fiume. L'iscrizione posta al luogo della casa distrutta del Mora, cosė dice:
      HIC . UBI . HAEC . AREA . PATENS . ESTSURGEBAT . OLIM . TONSTRINA
      JO . JACOBI . MORAEQUI . FACTA . CUM . GULIELMO. PLATEA
      PUB . SANIT . COMMISSARIOET . CUM . ALIIS . CONJURATIONE
      DUM . PESTIS . ATROX . SAEVIRETLAETIFERIS . UNGUENTIS . HUC . ET . ILLUC . ASPERSIS


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Osservazioni sulla tortura
di Pietro Verri
1804 pagine 93

   





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