Veggasi sul proposito dell'Inghilterra il barone di Bielfeld. Dacché l'esperienza fa vedere che nell'Inghilterra e nella Prussia i delitti si discoprono e si puniscono, che la giustizia si esercita e la società non ne soffre, ella è cosa quasi barbara il non abolire l'uso della tortura. Chiunque ha viscere, ed abbia una volta veduto commettere una tal violenza alla natura umana, non può, cred'io, essere di un parere diverso; così egli: Depuis qu'on voit en Angleterre et en Prusse que tous les crimes se découvrent, qu'ils sont punis, que la justice est rendue, que la société n'en souffre point, il est presque barbare de ne pas abolir l'usage de la question. Quiconque a des entrailles, et a vu une fois faire cette violence à la nature humaine, ne saurait s'empêcher, je pense, d'etre de mon sentiment. Che nell'Inghilterra sia affatto abolita la tortura, lo attesta anche il presidente di Montesquieu. Anche nel regno della Svezia non si usano torture, se crediamo a Ottone Tabor. Nei regni d'Ungheria, di Boemia, nell'Austria, nel Tirolo ecc., per una ordinazione degna del regno di Maria Teresa, nell'anno 1776 restò abolito l'uso della tortura; e sulla fine dell'anno medesimo un così umano regolamento promulgossi nella Polonia con una legge che comincia così: "La costante esperienza dimostra quanto sia vizioso il mezzo impiegato in varj processi criminali per venire in cognizione della verità mediante la tortura, e nello stesso tempo quanto sia cosa crudele il farne uso per provare l'innocenza"; quindi se ne abolisce la pratica, e si prescrive che si debbano adoperare i soli mezzi di convinzione.
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