Unicamente sappiamo che molti de' nostri giovani allora andavano in Francia a fare i loro studii; ed è assai probabile che le turbolenze interne alle quali era in preda la Repubblica, non permettessero quella placida educazione che è necessaria per avervi delle scuole e de' maestri utili. Fra i paesi vicini, il più tranquillo e indifferente per noi era la Francia, colla quale non avevamo più veruna politica relazione. Sotto Lottario s'erano scoperte in Amalfì le Pandette, e s'era risvegliato un fermento universale per lo studio della giurisprudenza. Il nostro Oberto dall'Orto fu distinto fra i dottori di quel tempo; e maestro Giovanni, pure nostro cittadino, fu un medico che ebbe molta parte nel far risorgere la facoltà che coltivava, in Salerno. Egli scrisse in versi latini un trattato di medicina per Enrico I, figlio di Guglielmo il Conquistatore, re d'Inghilterra, che così comincia:
Anglorum regi scribit schola tota Salerni284 ecc., e sebbene la ragione umana fosse coltivata da pochi, e con poverissimo successo, se vogliansi paragonare que' lavori colle produzioni di secoli più felici; nondimeno dobbiamo accordare che ci eravamo scostati assai dall'ultima barbarie del secolo undecimo, quando ne' pubblici contratti si scriveva così: deveniat in potestatem abas ipsius monasteri sancti Ambrosii in perpetuis temporibus in eodem sanctum monasterio ordinatus fuerit... capella una... que ego noviter edificavi... in onore sancti Michaelis et Petri, consecratam ab domnus Eribertus archiepiscopus285. I cognomi cominciarono a formarsi nel secolo undecimo; e nel duodecimo erano generalmente praticati.
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