Io non saprei paragonarlo a veruno de' grandi uomini che sedettero sul trono; sia che lo consideri per il talento militare, sia che lo esamini come politico, sia finalmente che lo risguardi come uomo, dal canto dell'umanità, della fede e della grandezza de' sentimenti. Pongansi al confronto i due imperatori tedeschi Ottone e Federico, e vedremo al paragone l'uomo grande e l'uomo barbaro.
Capitolo IX
Stato della repubblica di Milano, e sua costituzione incerta dalla morte di Federico I sino alla metà del secolo XIII
Dopo la morte di Federico I venne incoronato imperatore Enrico di lui figlio; il quale mostrò sempre mal animo ai Milanesi, e suscitò loro la rivalità di molte città lombarde. La gran lega si ruppe e si divise in associazioni minori. Ma non ebbe quell'augusto forza bastante per danneggiare Milano, nel breve suo impero di appena sette anni. Questo imperatore Enrico (comunemente chiamato sesto, e che realmente nella serie degl'imperatori è il quinto, come noi Italiani lo chiamiamo) lasciò un figlio, già conosciuto come re de' Romani, per nome Federico. Egli poi giunse all'Impero e si chiamò Federico II. Ma alla morte dell'imperatore Enrico egli era ancora bambino, abbandonato alla tutela di suo zio paterno Filippo, duca di Svevia e di Toscana; il quale, approfittando della debolezza del fanciullo, fece proclamare se medesimo re di Germania, sebbene un altro partito nella Germania medesima innalzasse alla stessa dignità Ottone, duca di Sassonia, principe del sangue estense, che fra gl'imperatori si nomina Ottone IV. Così ne' sette anni del regno di Enrico V, e ne' dieci anni ne' quali tre rivali pretendevano l'Impero, Federico, Filippo ed Ottone, quasi nessuna influenza ebbe la Germania sulla Lombardia.
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