Mio malgrado l'augusta verità mi obbliga ad alternare imparzialmente il racconto delle glorie esterne, e degli interni mali della patria; in cui l'incorreggibile prepotenza de' gradi teneva sempre irritato e nemico il partito del popolo; il quale (sensibile, com'egli è) colla virtù e coll'amorevolezza avrebbe potuto affezionarsi ai nobili, e di concerto operar sempre per la felicità comune. I popolari, affezionatissimi a Pagano della Torre, per il beneficio ottenuto dagli avanzi di Cortenova, lo scelsero per loro protettore. Egli soggiornava in Milano, e del pubblico amore ne fa anche oggidì testimonianza l'iscrizione posta al suo sepolcro in Chiaravalle:
Magnificus populi dux, tutor et Ambroxiani
Robur justitie, procerum jubar, arca Sophie,
Matris et Ecclesie defensor maximus almeEt flos totius regionis amabilis hujus,
Cujus in occasu pallet decor ytalus omnis,
Heu de la Turre nostrum solamen abivitPaganus, latebris et in umbram utitur istis.
MCCXLI. VI. jan. obiit dictus dominus Paganus de la Turre, potestas populi Mediolani422.
Il popolo, dopo la morte di Pagano, scelse il di lui nipote, Martino della Torre, per essere da lui protetto contro de' nobili, ed a questo fu dato il titolo di Anziano della credenza. L'ufficio di questo tribuno del popolo era difendere ciascun popolare contro la usurpazione o prepotenza d'un nobile; sopraintendere all'uso ed amministrazione del pubblico erario; acciocché le entrate della Repubblica non venissero convertite in comodo privato. Oltre ciò la Repubblica era sempre in que' tempi a cassa vuota, sebbene i privati fossero benestanti; quindi si voleva dal popolo assicurare un fondo stabile, che potesse servire alle pubbliche spese, e prevenisse le angustie all'occasione della difesa; angustie provate singolarmente nell'ultima guerra che ci portò Federico II, siccome or ora dirò. Allora non vi è memoria che si ricevesse per anco tributo sul sale.
| |
Pagano Torre Cortenova Milano Chiaravalle Ambroxiani Sophie Ecclesie Turre Paganus Turre Mediolani Pagano Martino Torre Anziano Repubblica Repubblica Federico II
|