Due cose però concorsero ad impedirla: il valore, l'attività, la condotta militare di Marco Visconti, e la riunione degl'interessi dì Lodovico il Bavaro con quei de' Visconti. Il papa dichiarava vacante l'Impero; pretendeva di far egli frattanto l'ufficio dell'imperatore; creava vicario imperiale Roberto, re di Napoli. Lodovico di Baviera, che si considerava imperatore legittimo, non poteva preservare il regno italico e impedire l'intrusione di questo preteso vicario imperiale, se non soccorrendo i Visconti; poiché da solo non aveva forze bastanti per tentare l'impresa. In fatti Lodovico il Bavaro aveva spedito ai Visconti un corpo di truppe comandate dal conte di Mährenstädten. L'instancabile papa Giovanni XXII non bilanciò punto a scomunicare Lodovico di Baviera, incolpandogli fra le altre cose l'aiuto ch'egli aveva dato ai Visconti. Il Rainaldi, che ne pubblicò la bolla, così riflette: Non deerant tamen Ludovico plures rationes, quae ipsius gesta apud plerosque excusarent. Controversiam de Imperio cum Federico austriaco jam direptam ferro. Mediolanum vero defensum, non ut Galeatio haeretico studeret, sed ut assereret sibi Imperii jura, neque a Roberto Siciliae rege amplissimam Imperii provinciam nunquam forte recuperandam occupari pateretur. Non his tamen Johannes a meditato consilio revocatus est491. Lodovico venne così impegnato più che mai a sostenere i Visconti. L'armata dei Crociati aveva l'interno vizio d'un'armata combinata di drappelli di varii principi e di varie nazioni; basta il tempo per indebolirla colle gelosie, le rivalità e i sospetti.
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