- Ad quam ego: - quadruplex rerum conditio; dirigens benignitas Regis aeternalis; prosequens conformitas actus parentalis; obsequens fidelitas domus Viperalis; congruens utilitas plebis generalis599. Poi dopo s'impegna a provare con varii testi della Sacra Scrittura, che Giangaleazzo era stato dall'imperatore creato duca per volere di Dio; per inclinazione di quell'augusto, che, sull'esempio de' suoi maggiori, beneficava la casa Visconti; per rimunerazione della fedeltà colla quale i Visconti erano sempre stati affezionati all'Imperatore, e per bene generale de' numerosi popoli che obbedivano a Giangaleazzo. Indi l'oratore passa alle lodi dell'imperator Venceslao, nel quale trova: Celebris potentia validi vigoris; nobilis prosapia fulgidi decoris; hilaris clementia placidi datoris600; e continua a dimostrare queste asserzioni ritmiche, con frasi e modi singolarissimi. Poi, terminato l'encomio di Venceslao, passa a tessere quello del nuovo duca, e le sue lodi sono: Generis propinquitas, multum radiosa; corporis formositas, multum speciosa; animi tranquillitas, valde virtuosa601. L'oratore vescovo di Novara era Pietro di Candia, che poi diventò papa col nome di Alessandro V; e tale sermone fu allora ammirato da tutti, come un capo d'opera della più nobile eloquenza. Eppure trentacinque anni prima Petrarca era domiciliato presso quella piazza medesima! convien dunque dire che le eleganti adunanze che ivi aveva tenute, e quelle del suo Linterno, non avessero lasciato alcuna traccia602. Il Corio descrive i donativi magnifici che fece il duca di superbi vasi d'oro e d'argento, collane d'oro, drappi ricchissimi d'oro e seta, cavalli signorilmente bardati, ed altri generosi regali distribuiti ai convitati.
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