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      La quarta osservazione appartiene alle droghe; e per esempio di pepe e di cannella allora se ne introduceva assai più che non facciamo al dì d'oggi; e di questi capi allora nelle mense v'era maggiore consumo, e ciò oltre il commercio secondario che da noi se ne faceva col rivenderli. Oggidì consumiamo appena ottantamila libbre di pepe; il che ci fa pagare agli esteri ottomila ducati, ossia gigliati, ed allora ne compravamo per ducati trecentomila; cioè si spendeva allora in un anno per questo articolo quanto si spende appena in trentasei anni a' nostri giorni. Della cannella dico lo stesso; allora spendevasi il quadruplo in paragone de' tempi nostri, poiché ventimila libbre, che costano circa sedicimila zecchini, sono presso poco la quantità annua che oggidì ne consumiamo. In quinto luogo ho osservato che dello zucchero invece ne abbiamo notabilmente ampliato il consumo; giacché allora seimila centinaia ne ricevevamo, ed ora ne consumiamo sedicimila centinaia. Il prezzo altresì dello zucchero è notabilmente scemato in paragone di quello ch'era allora; poiché seimila centinaia valevano ducati novantacinquemila, ed ora sedicimila centinaia si comprano con settantamila ducati. L'uso del mele era comune in quei tempi; e vi si è poi sostituito lo zucchero, dappoiché le navigazioni alle Indie Orientali, e le copiose piantagioni d'America l'hanno reso una droga più comune. Cade la sesta osservazione sul sapone, per acquistare il quale allora spendevasi ducentocinquantamila ducati, cioè il decuplo di quello che ora spendiamo, ricevendone dagli esteri non più di circa quarantamila rubli; ma allora ne facevamo rivendita, e forse non v'erano alcune fabbriche nel paese che ora ne ha.


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Storia di Milano
di Pietro Verri
pagine 1182

   





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