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      L'ultima osservazione cade sopra un legno da tintura chiamato verzino, che allora era enormemente caro, e costava seicento volte più che ora non vale: ne ricevevamo allora migliaia quattro, valutate ducati centoventimila; ora ne riceviamo più di venti migliaia, le quali ci costano mille ducati d'oro; ma il Capo di Buona Speranza non fu scoperto se non l'anno 1497 da Vasco de Gama, sotto il re Emanuele IV di Portogallo, e l'America non fu scoperta dal Colombo che l'anno 1491.
     
     
      Capitolo XVI
     
      Repubblica di Milano, che termina colla dedizione a Francesco Sforza
     
      Prima ch'io narri gli avvenimenti della repubblica di Milano, vuolsi esaminare brevemente in quale stato trovavansi le potenze che avrebbero voluto signoreggiare sopra di noi. (1447) Colla morte del duca Filippo Maria era terminata la discendenza maschile di Giovanni Galeazzo Visconti, infeudata coll'imperatore Venceslao; e perciò il ducato (considerandolo come un podere) era devoluto all'imperatore. Se il destino delle città dipendesse dal solo diritto di proprietà ereditaria, l'imperatore solo, sulla base della pace di Costanza, avrebbe dovuto decidere di noi, o creando un nuovo duca, o nominando un vicario imperiale, ovvero, sotto quella denominazione che più gli fosse stata in grado, ponendo chi esercitasse la suprema dominazione dell'Impero su questa parte dell'Impero medesimo. Ma lo scettro imperiale era nelle deboli mani di Federico III, principe timido, indolente e minore della sua dignità; il quale nemmeno avrebbe potuto far valere le sue ragioni sull'Italia, oppresso, come egli era, dalle armate del re d'Ungheria.


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Storia di Milano
di Pietro Verri
pagine 1182

   





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