La Francia era immersa nella guerra civile; il re aveva collegati contro di lui il duca di Calabria, il duca di Borbone, il duca di Bretagna, il duca di Bari, il duca di Namur, i conti di Charolois, Dunois, Armagnac, Dammartin; e questa lega formata contro del re cristianissimo si qualificava la Lega del ben pubblico. Il re Luigi sommamente onorava Francesco Sforza, a tale che interamente si reggeva a norma de' consigli di lui. Il signor Gaillard, uno de' più accreditati scrittori francesi, dice a tal proposito - Les talens politiques de Sforce égaloient ses vertus guerrières. Louis XI, qui se connoissoit en hommes habiles, le consultoit comme un sage. Ce fut François Sforce qui lui traça le plan qu'il suivit pour dissiper la ligue du bien public: aussi Louis XI ne souffrit-il jamais que la maison d'Orleans, qu'il haïssoit, troublât Sforce dans la possession du Milanez679. Il Corio dice che il re pregò Francesco Sforza, duca di Milano, che gli sporgesse adiuto; per lo che il duca preparò un valido esercito, e lo spedì nella Francia sotto il comando di Galeazzo Maria, conte di Pavia, di lui primogenito. In quell'esercito servivano da generali Gaspare Vimercato, Giovanni Pallavicino, Pier Francesco Visconti e Donato da Milano. Il duca di Savoia accordò il passaggio a quest'armata; la quale dal Delfinato passò nel Lionese, s'impadronì di Pierancisa, vi pose comandante Vercellino Visconti, indi, passato il Rodano, postossi sul Borbonese e servì il re con tanta fermezza e valore, che Sforzeschi più che huomini erano extimati, dice il Corio, e vennero costretti i co
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