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      Talvolta una maligna voglia di penetrare ne' misteri della politica segreta forma imputazioni calunniose alla fama altrui. Egli è però certo che tali nere vociferazioni non si spargono se non sopra di un principe di carattere non buono. Assolvasi Galeazzo dal parricidio, egli è sempre un ingrato verso di sua madre. Appena un anno dopo cessò di vivere Agnese del Maino, di lei madre ed ava del duca691.
      (1469-470) Il duca Galeazzo amava la pubblica magnificenza, e a tal fine comandò che si lastricassero le vie di Milano: il che non fu puocha graveza, ma quasi intollerabile danno, dice il Corio692. Francesco di lui padre le fece riattare. Sarà stata una saggia provvidenza quella di lastricarle solidamente: ma tai riforme di lusso si fanno giudiziosamente e per gradi. (1471) La pompa del duca si palesò singolarmente nel maestoso viaggio ch'ei fece colla duchessa a Firenze l'anno 1471. Condusse egli un tal corredo, che oggidì nessuno de' monarchi d'Europa penserebbe nemmeno a simile teatrale rappresentazione. Il Corio ce la descrive minutamente; ed io la racconterò, perché simili oggetti danno idea del modo di pensare di que' tempi. I principali feudatari del duca ed i consiglieri gli fecero corte, accompagnandolo nel viaggio con vestiti carichi d'oro e d'argento; ciascun di essi aveva un buon numero di domestici splendidamente ornati. Gli stipendiari ducali tutti erano coperti di velluto. Quaranta camerieri erano decorati con superbe collane d'oro. Altri camerieri aveano gli abiti ricamati.


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Storia di Milano
di Pietro Verri
pagine 1182

   





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