Pagina (585/1182)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Il re fece imprigionare il Missaglia, e tolsegli i denari confidatigli dal duca; a stento finalmente gli permise di ritornarsene a Milano: così narra il Corio694. (1476) La fama della casa Sforza era giunta a segno che persino il soldano d'Egitto spedì al duca ambasciatori; e questi vennero a Milano nell'ottobre del 1476, accolti, alloggiati, regalati splendidamente dal duca. Il duca Carlo di Borgogna tentava d'impadronirsi della Savoia. Né alla Francia piaceva questo, né al duca Galeazzo; una bellicosa e potente nazione vicina non conveniva; e Galeazzo aveva di più per moglie Bona, principessa di Savoia. Il duca Galeazzo si collegò col re di Francia, indi spinse l'armata contro de' Borghignoni; e felicemente gli Sforzeschi fecero ritirare i nemici fino alle Alpi. Il rigido inverno non permise di portare più oltre l'impresa; onde il duca Galeazzo ridusse a quartiere i soldati, aspettando la primavera per ripigliare la guerra e discacciare affatto dall'usurpato paese i Borghignoni, e ritornarsene a Milano, ove di lì a poco morì.
      Le circostanze della morte del duca Galeazzo Maria Sforza ci sono minutamente trasmesse dagli scrittori di quel tempo; e siccome sono feconde nelle loro conseguenze, io non le ometterò. Gli storici di quel tempo ci hanno lasciata memoria degli auguri sinistri pe' quali credettero presagita la sciagura di quel sovrano. Mentre il duca Galeazzo Maria trovavasi in Abbiategrasso, comparve una cometa, e questo è il primo infausto presagio. Il secondo fu che in Milano il fuoco prese nella stanza in cui egli soleva abitare.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Storia di Milano
di Pietro Verri
pagine 1182

   





Missaglia Milano Corio Sforza Egitto Milano Carlo Borgogna Savoia Francia Galeazzo Galeazzo Bona Savoia Galeazzo Francia Borghignoni Sforzeschi Alpi Galeazzo Borghignoni Milano Galeazzo Maria Sforza Galeazzo Maria Abbiategrasso Milano