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      Con altro diploma 8 ottobre 1494, dato pure in Anversa, l'imperatore dichiara che Lodovico gli facesse istanza per ottenere l'investitura del ducato in favore di Giovanni Galeazzo; ma che l'imperatore Federigo, suo padre, ed egli lo aveano ricusato, perché praefatus Joannes Galeaz ipsum ducatum et comitatum a populo Mediolanensi recognovit, quod quidem fuit in maximum Imperii praejudicium; et quia est de consuetudine Sacri Romani Imperii neminem unquam investire de aliquo statu sibi subjecto, si eum de facto sibi usurpavit, vel ab alio recognoverit709. Lodovico, mentre in segreto possedeva questi diplomi imperiali, convocò nel castello i primari dello Stato; e notificando la morte seguìta del duca Giovanni Galeazzo, propose loro d'acclamare per duca Francesco, bambino primogenito del defunto. Il presidente della camera Antonio Landriano vi si oppose, attesa l'età del fanciullo: e ricordando le inquietudini della minorità passata; lo stato d'Italia col re Carlo alla testa d'un armata; i pericoli imminenti, propose che Lodovico medesimo fosse da riconoscersi duca, come quel solo che nelle procelle attuali poteva difendere lo Stato. Nessuno ardì di uniformarsi alla proposta di Lodovico; e il voto del Landriano venne secondato da tutti. Ben tosto, uscendo dal consiglio, lo proclamarono duca nel mentre appunto che nel Duomo, allo spettacolo dell'estinto Giovanni Galeazzo, esposto colla pompa funebre allo sguardo di ognuno, si versavano lagrime di compassione sul misero di lui fato.


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Storia di Milano
di Pietro Verri
pagine 1182

   





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