V'era un presidio di duemila ottocento fanti, milleottocento pezzi d'artiglieria, e abbondantissime vittovaglie e munizioni di guerra. Lodovico divisò di affidarne il comando a Bernardino da Corte. Il cardinale Ascanio Sforza, fratello, e il Sanseverino l'avvertirono di non fidarsi di colui. (1499) Ma il duca non badò loro, e fattolo a sé chiamare, lo dichiarò castellano; indi, umanissimamente abbracciandolo, gli disse: io vi confido la più preziosa fortezza del mio Stato, difendetela per soli tre mesi, e se dentro questo spazio non vi manderò soccorso, disponetene come giudicherete a proposito; il che accadde nel giorno memorabile 2 settembre 1499. Ciò fatto, il duca verso sera uscissene dal castello, e diè congedo a' molti signori ch'erano disposti ad accompagnarlo. Altra cura aveva nell'animo, suggerita dall'intimo del cuore, la quale non poteva essere che frastornata dai vani omaggi de' sudditi. Non poteva allontanarsi da Milano senza sentire che si allontanava dall'amata spoglia della Beatrice, a cui destinò l'ultima visita. Cavalcò alle Grazie; volle rivedere la tomba e l'effigie della perduta sposa. I sentimenti di natura si rinvigoriscono a proporzione che dileguansi le larve della fortuna. Non poteva staccarsene e costretto pure a partirsene, più volte si rivolse a mirare il monumento della sua tenerezza e del dolor suo. Immediatamente di là s'incamminò a Como; d'onde pel lago passò nella Valtellina. Indi per Morbegno, Sondrio, Tirano, Bormio, Bolzano e Brixen passò ad Inspruck, residenza dell'imperatore Massimiliano.
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