Secondariamente stabilì che vi fosse un gran cancelliere forastiero e custode del sigillo, e nel tempo stesso presidente del senato. In terzo luogo che non vi fossero più due consigli, uno di Stato, l'altro di giustizia; ma un solo supremo consiglio col nome di Senato, sotto la presidenza dell'anzidetto gran cancelliere. Volle che i senatori fossero di professioni diverse, cioè due prelati, quattro militari, e il rimanente dottori, de' quali alcuni volle che fossero forastieri. Queste cariche furono dichiarate perpetue e indipendenti dal governatore; anzi stabilì il re che il solo senato dovesse giudicare de' casi ne' quali un senatore avesse meritato il congedo. Concesse al senato la facoltà di confermare o infirmare i decreti del re, di accordare ogni dispensa; e che tutte le grazie, donativi, privilegi o editti di giustizia o di polizia emanati dal trono, fossero di nessun valore, se non venivano interinati dal senato. Comandò che qualunque sentenza del senato si eseguisse, e che gli atti fossero in nome del re729. Al senato medesimo affidò la scelta de' professori dell'università di Pavia. Finalmente creò due nuove cariche, un avvocato fiscale e un procurator fiscale. Nominò poi governatore e suo luogotenente Gian Giacomo Trivulzio, marchese di Vigevano e maresciallo di Francia; gran cancelliere il vescovo di Luçon, Pietro di Saverges; senatori, Antonio Trivulzio, vescovo di Como, Girolamo Pallavicino, vescovo di Novara; i militi Pietro Gallarate, Francesco Bernardino Visconte, conte Gilberto Borromeo ed Erasmo Trivulzio; i dottori Claudio Leistel, consigliere del parlamento di Tolosa, Gian Francesco Marliano, Michele Riccio, Gian Francesco Corte, Gioffredo Caroli, consigliere del parlamento del Delfinato, Giovanni Stefano Castiglione, Girolamo Cusano, Antonio Caccia.
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Stato Senato Pavia Gian Giacomo Trivulzio Vigevano Francia Luçon Pietro Saverges Antonio Trivulzio Como Girolamo Pallavicino Novara Pietro Gallarate Francesco Bernardino Visconte Gilberto Borromeo Erasmo Trivulzio Claudio Leistel Tolosa Gian Francesco Marliano Michele Riccio Gian Francesco Corte Gioffredo Caroli Delfinato Giovanni Stefano Castiglione Girolamo Cusano Antonio Caccia
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