Pagina (680/1182)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Accrebbe sino a millecinquecento il corpo delle sue lance, numero per que' tempi esorbitante; allestì un imponente corredo d'artiglieria; prese al suo stipendio diecimila Lanschinetti, seimila fanti della Gheldria; radunò diecimila Guasconi776: in somma, formò una terribile armata con quindicimila uomini d'armi, quarantamila fantaccini, tremila pionieri ossia guastatori777, e nell'esercito si contarono più di ottantamila persone778. Il contestabile di Bourbon aveva il comando della vanguardia. Il re s'era riserbato il comando del corpo di battaglia; al duca d'Alençon aveva affidata la retroguardia; Lautrec, Navarra, Gian Giacomo Trivulzi, la Palisse, Chabanne, d'Aubigny, Bayard, d'Imbercourt, Montmorency, i più illustri che militavano sotto le insegne di Francia, tutti gareggiavano per combattere sotto del giovane e coraggioso loro re. Reso istrutto il duca di tai preparativi, e di forze di gran lunga superiori alle sue, le quali senza dimora s'andavano innoltrando, mentre egli aveva alle spalle i Veneziani, combinati a di lui danno, affidò a Prospero Colonna dugento uomini d'armi e quarantamila Svizzeri. Non conveniva aspettare nella pianura della Lombardia un esercito fortissimo, animato dalla presenza del re; ed era sperabile l'arrestarlo colle forze affidate al Colonna. Quindi, da saggio comandante, ei s'innoltrò nelle difficili strette delle Alpi, nei contorni di Susa, ed ivi, impadronitosi de' luoghi eminenti, si dispose a disputare con molto vantaggio il passo all'armata nemica.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Storia di Milano
di Pietro Verri
pagine 1182

   





Lanschinetti Gheldria Guasconi Bourbon Alençon Lautrec Navarra Gian Giacomo Trivulzi Palisse Chabanne Aubigny Bayard Imbercourt Montmorency Francia Veneziani Prospero Colonna Svizzeri Lombardia Colonna Alpi Susa