In un terzo volume scrisse gli estratti politici ed economici, senza titolo speciale, e aventi la sola data del 1777. In quest'ultimo fece nota di quanto le sue letture gli offersero concernente il governo della città, le famiglie illustri, i tributi, la popolazione, il commercio, le monete, l'agricoltura e l'industria, le ricchezze e il lusso, la giurisdizione del clero, le usanze e i costumi, e lo stato delle lettere e delle arti. Rare volte ne' suoi estratti dà forma di abbozzo ad un frammento di storia, ma per la massima parte sono nudi sommari od epoche di fatti rimarchevoli, scritti a volo di penna, e talvolta frammischiati di frizzi spontanei, suggeritigli dalla sua naturale giovialità e schiettezza. Onde porre chi legge in situazione di formarsene una chiara idea, ne riporterò i pochi frammenti che seguono.
Anno 1188... V'erano in tutto in Milano sei monasteri di frati e sette di suore. Al giorno d'oggi siamo assai più divoti, e se non vi fosse la Giunta Economale lo saremmo ancora di più.
1515. Morì Tristano Calco, né poté condurre a fine la Storia di Milano. Il conte Giulini è morto pure a mezzo il suo lavoro. Sarebbe uno sproposito insigne se io pure facessi questa cattiva creanza di abbandonare a mezzo i miei cortesi lettori. Per servir bene la nobiltà loro bisogna passeggiare più che non faccio; mangiare più sobriamente di quello che non soglio; lasciar andare il mondo comodamente col suo moto: e allora staremo bravamente sani e saldi, ricordandoci che nostro padre è morto di ottantotto anni, e nostro avo di novantadue.
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