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      Casal Maggiore era occupato da' Francesi sotto il comando di Giovanni Lodovico Pallavicino, che lo presidiava con duemila fanti e quattrocento cavalli. Alessandro Bentivoglio, alla testa di un corpo d'Italiani fece, con un fatto d'armi, prigioniero il Pallavicino, caduto da cavallo, e disperse affatto il presidio francese. Prima che si avanzasse l'armata cesarea a Pavia, conveniva, assicurarsi le spalle e non lasciar dietro i Francesi in que' due luoghi, d'onde difficoltavano le provvisioni. Se i Francesi avessero avuta la stessa precauzione, non si sarebbero inoltrati a Pavia, lasciando presidiata Alessandria da Gaspare del Maino, il quale, siccome ho accennato pocanzi, batté e disarmò un corpo di duemila soldati, che erano in marcia venendo dalla Francia per unirsi al re. Oltre a questi primi danni, cioè al distacco del Principe Stuardo di Scozia, spedito verso Napoli, alla perdita di due presidii di Sant'Angelo e Casal Maggiore, alla perdita di duemila sorpresi verso Alessandria, un nuovo accidente sventurato accadde al re e forse più gravoso, cioè che quattromila soldati grigioni, che erano al di lui stipendio, se ne partirono quasi improvvisamente. Giovanni Giacomo Medici, che s'era reso signore del castello di Musso, con insidie s'era altresì reso padrone di Chiavenna, città importante dei Grigioni. Per la qual cosa con lettere della loro Repubblica vennero immediatamente chiamati i Grigioni in soccorso della patria, sotto pena di infamia e di confisca. Così l'esercito francese si ridusse di numero quasi uguale al cesareo.


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Storia di Milano
di Pietro Verri
pagine 1182

   





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